Cristiano Lucarelli è un calciatore anomalo: da quando ha iniziato a giocare a calcio da ragazzino, nei giardini vicino al porto, ha sempre inseguito il sogno di vestire la maglia amaranto del Livorno e di correre sul prato dell’Ardenza, segnando magari una rete decisiva che porti la sua squadra lontano dalla serie C dove gioca ormai da oltre vent’anni. [continua]
Una produzione L'Occhio e La Luna. Liberamente tratto dal libro "Tenetevi il miliiardo" di Carlo Pallavicino. [continua]
"La storia del calcio è un triste viaggio dal piacere al dovere. A mano a mano che lo sport si è fatto industria è andato perdendo la bellezza che nasce dall’allegria di giocare per giocare. Per fortuna appare ancora sui campi di gioco, sia pure molto di rado, qualche sfacciato con la faccia sporca che esce dallo spartito per il puro piacere di lanciarsi verso l’avventura proibita della libertà"
Classico centravanti di "sfondamento" che sfrutta le sue caratteristiche fisiche per farsi valere nelle difese avversarie (è alto 188 centimetri e pesa 83 chilogrammi), Cristiano Lucarelli cominciò a tirare calci ad un pallone nel 1990, anno in cui partecipò a vari tornei locali. Egli ha però iniziato la sua carriera nel mondo del calcio in una "prima squadra" nel 1992, anno in cui militò nel Cuoiopelli, formazione iscritta al Campionato Nazionale Dilettanti. Con questa società disputò 28 partite, segnando 5 reti.
L'anno successivo passò al Perugia, che all'epoca disputava il
campionato di Serie C1. Con gli umbri, Lucarelli militò per due anni
(il secondo in Serie B), ma la dirigenza non aveva fiducia in lui (ebbe
l'opportunità di giocare complessivamente solo 7 partite). Per questo
egli decise, nel 1995, di passare in una squadra meno forte
economicamente, ma che gli garantiva il posto di titolare.
Passò
quindi al Cosenza, team col quale ebbe una vera e propria esplosione
tecnica: giocò 32 partite, segnò 15 gol e contribuì alla salvezza della
squadra calabrese. Dopo essersi confermato, durante la stagione
1996-1997 col Padova (34 match e 14 reti), l'anno successivo ebbe la
possibilità di esordire nella Serie A italiana, tra le fila
dell'Atalanta. Con i bergamaschi, Cristiano disputò 26 partite,
segnando 5 reti, rendendosi utile nei contropiedi, negli assist e nei
ripiegamenti difensivi
Claudio Ranieri, allora tecnico del Valencia, lo volle con sé nella squadra spagnola: l'esperienza spagnola, finora l'unica avventura straniera di Lucarelli, si concluse con 12 partite e solo un gol realizzato. La squadra vinse la Coppa di Spagna, ma nella stagione seguente Lucarelli, che in terra iberica non si era mai sentito a suo agio, preferì tornare in Italia.
Tra il 1999 e il 2001 si trovò in Serie A con il Lecce, partecipando a 59 partite in cui realizzò 27 gol. In seguito fu acquistato dal Torino, con cui disputò due annate nella massima categoria. Con i granata ci furono 56 gare, con 10 gol all'attivo (di cui uno realizzato alla Juventus nel famoso derby del 2002 terminato 3-3, dopo che i bianconeri si erano portati in vantaggio per 3-0).
Nel 2003 Cristiano Lucarelli ha realizzato il suo sogno sportivo:
giocare con la squadra della propria città, il Livorno. La stagione
2003-2004, anche se avvenuta in Serie B, fu felicissima sia per
Lucarelli, che disputò 41 partite segnando 29 reti (capocannoniere del
torneo insieme al palermitano Luca Toni), sia per i toscani, che
raggiunsero grazie al decisivo apporto del proprio centravanti la
promozione in Serie A dove la squadra amaranto mancava da ben 55 anni.
Nella stagione 2004-2005, Lucarelli, affiancato in attacco dall'amico
Igor Protti, è riuscito a garantire ai livornesi un ottavo posto in
campionato, grazie alle sue 24 realizzazioni in 35 partite, che lo
hanno decretato capocannoniere del campionato.
All'inizio della stagione 2005-2006 c'è stata una polemica tra
Lucarelli ed il presidente dei toscani Aldo Spinelli inerente ad
un'offerta presentata al club livornese da parte del Tottenham
Hotspurs, squadra inglese desiderosa di ingaggiare Cristiano: Spinelli
dichiarò che Lucarelli aveva inizialmente accettato l'offerta "per i
soldi" ma successivamente il centravanti affermò: "Resterò al Livorno,
ma le parole del presidente mi hanno umiliato".
La crisi rientrò ma i rapporti fra Lucarelli e Spinelli appaiono irrimediabilmente compromessi.
Le improvvise dimissioni, successive ad una lite con il presidente
Spinelli, del tecnico Roberto Donadoni, artefice del miracolo Livorno
nel girone d'andata, hanno portato all'arrivo a Livorno di Carlo
Mazzone, con il quale la squadra non ha piu' ritrovato l'antico
smalto,arrivando a collezionare 8 sconfitte consecutive tra la 7a e la
15a giornata di ritorno. Tuttavia Lucarelli non si e' allontanato dai
suoi standard abituali, concludendo la stagione con un bottino di 19
reti. Questo consistente bottino di reti non è pero bastato a
convincere il Ct della nazionale italiana, Marcello Lippi a convocarlo
per i Mondiali.
Al termine della positiva annata 2004-'05, l'allenatore della nazionale maggiore Marcello Lippi gli diede l'opportunità di esordire in una partita amichevole che vedeva contropposti gli azzurri alla Serbia. Finì 1-1 e la nostra rete fu siglata proprio da Cristiano, che rientra così in quella ristrettissima cerchia di calciatori che hanno salutato con il gol il loro debutto in Nazionale. Lucarelli fu nuovamente convocato in nazionale in occasione della prima partita dell'Italia dopo la vittoria nel mondiale tedesco, un'amichevole contro la Croazia giocata proprio a Livorno. Schierato dal primo minuto nella partita, poi persa 2-0, Lucarelli si rese pericoloso in un paio di occasioni ma non arrivò al gol e fu sostituito durante il secondo tempo dal neoallenatore della nazionale Roberto Donadoni. In tutto in Nazionale conta 3 presenze e 1 gol. Con la maglia dell'Under 21 invece ha giocato 10 partite con 10 marcature.
In carriera ha disputato (fino al termine della stagione sportiva
2005-06, (la sua quindicesima da professionista) 366 gare di vari
campionati segnando 152 reti.
Con la maglia del Livorno ha
disputato 112 partite di campionato nelle ultime tre stagioni segnando
72 reti, che gli sono valse il titolo di capocannoniere della Serie A
2004-05 e di vicecapocanoniere (per un solo gol) della Serie B 2003-04.
Ha segnato 85 reti in 212 gare in Serie A (più 13 presenze e 1 rete nella Liga spagnola) alla fine della stagione 2005-06.
Ha segnato 62 gol in Serie B in 112 gare.
Non era affatto scontato che Lucarelli disputasse la stagione
2004-2005 con la maglia del Livorno: il suo cartellino infatti era in
comproprietà tra gli amaranto toscani e i granata torinesi, che erano
pronti ad offrire 4 miliardi di lire alla squadra ed uno al giocatore
per assicurarsi i suoi servigi.
Ma Lucarelli, fortemente attaccato
ai suoi tifosi e ai colori della sua città, non solo rifiutò
piccatamente l'offerta del Torino, ma nel libro scritto dal suo
procuratore Carlo Pallavicino Tenetevi il miliardo, dichiarò l'amore
per la sua squadra, dichiarandosi contrario ad abbondonarla anche a
costo di dimezzarsi lo stipendio (cosa poi realmente accaduta), a meno
che dalla sua cessione i toscani non traggano un bene primario. Il
volume, divenuto addirittura testo scolastico in un Liceo Scientifico
di Livorno, si chiudeva con queste parole: "Livorno che non è solo una
squadra o una città... ma una delle forze che salveranno il calcio".
Politicamene parlando, Lucarelli non ha mai fatto mistero di definirsi
comunista (per vocazione e per nascita) e di votare Rifondazione
Comunista. Inoltre, egli appoggia l'azione delle BAL (Brigate Autonome
Livornesi, il maggior gruppo di ultras della sua squadra) ed in loro
onore ha sulla maglia il numero 99 (le BAL sono infatti nate nel 1999).
Sono stati proprio i tifosi del Livorno a realizzare una delle maggiori
canzonature della storia del calcio: dodicimila tifosi del Livorno sono
andati allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, ospiti del Milan, con la
bandana in testa, per scimmiottare il Presidente del Consiglio e del
Milan Silvio Berlusconi che aveva indossato il foulard in estate per
coprire le ferite di un recente trapianto di capelli, in occasione di
un incontro con il Primo Ministro inglese Tony Blair.
Ad inizio campionato, quando il Livorno si sentiva penalizzato dalle
scelte arbitrali, Lucarelli ha dichiarato: "Siamo malvisti perché siamo
di sinistra. Non è un caso che l'anno scorso, sono retrocesse quattro
squadre" (Perugia, Empoli, Ancona e Modena, NDA) "che avevano la
tifoseria schierata a sinistra". Tale commento, subito stemperato dal
presidente della società Aldo Spinelli, è stato in seguito
"ammortizzato" dallo stesso autore.
Al Livorno è stato dedicato un servizio sulla versione digitale del
Granma, il quotidiano più popolare di Cuba (organo tra l'altro del
partito di Fidel Castro). Così il presidente Spinelli e il bomber
Lucarelli hanno deciso di realizzare un torneo amichevole a L'Avana al
termine del campionato.
Recentemente, Lucarelli ha organizzato di tasca propria, insieme al
senatore dei Democratici di Sinistra Susini, il ritorno del pullman ad
alcuni tifosi amaranto che avevano seguito la squadra in trasferta fino
a Roma e che erano stati trattenuti e malmenati dalla polizia.